Niagara Falls e Toronto - 25-27 Agosto 2011

Geometrie "impossibili" nella nebbia.
Un incessante rombo e acqua nebulizzata.
Un Via Vai rumoroso come cornice.
I riflessi del sole sullo Sheraton, mi incuriosiscono più di ogni altra cosa.
L'immaginazione è messa a dura prova dalla realtà.

Dalla Torre, non si trasmettono commedie, ma film muti dove i protagonisti sono clochard, che per scelta o necessità, si aggirano come spettri negli angoli della città.
Con il naso all'insù, ammiriamo archittetture imponenti e giochi di luce.
Quanta musica!
Violini, chitarre e "soffici" voci nel tramonto sul lago.
In una piazza gremita,  suoni di cornamuse, gessetti colorati sul nudo asfalto.
"We love you, Jack, keep the dream" è il nostro saluto al Canada.





California - 20-24 Agosto 2011

"...Cominciò una calda notte d'estate, sì, con lei seduta su un parafango quando Julien Alexander che sarebbe... Ma cominciamo dalla storia dei sotterranei di San Francisco".
J. Kerouac

L'aria tersa e frizzante tra lunghi saliscendi e bolle di sapone.
Un "plastico" di casette colorate, cable car, grattacieli, foche all'imbrunire e vecchi hotels indenni da incendi e rock&roll.
Mr. Allen passeggia ancora tra i vicoli del porto.
Chitarre psichedeliche suonano durante lo "Human Be-In" tra i  miei ricordi nostalgici.
Artisti di murales in ogni dove.
Noi, invece, immobili sul molo.
Lui, immerso in maliconici sospiri.
Io, in una "danza turbinante" tra gabbiani e pellicani.

Lingue di sabbia distese sull'oceano.
Lo sguardo si spinge oltre il visibile con gli occhi dell'anima.
Un focolare acceso e fuori la nebbia.
La luce del mattino tenta di filtrare oltre le nubi basse.
Spiagge e scogliere rivelano una natura "inebriante".
L'ulimo lungo viaggio verso "El Pueblo de la Iglesia de Nuestra Señora la Reina de Los Angeles de Porciúncola", Los Angeles.
Bancarelle multicolore, di materiali e volti diversi, ci accolgono nell'abbagliante luce di Santa Monica.
L'acqua fredda dell'oceano, il colore della sabbia sono senzazioni che "sigillano" la magia dei grandi spazi.

Nella tasca ancora qualche "fotogramma" sparso prima del "back to home":

- I panni stesi al sole in terra Amish, CLICK
- Una donna Hopi sul piazzale di un villaggio, CLICK
- Le stelle sulle miniere di Tonopah, CLICK

























Mono Lake e Yosemite National Park (CA) - 18 e 19 Agosto 2011

Lì vivevano i progenitori dei nostri crostacei.
Larve di mosca subacquea, come nutrimento dei Nativi.
Luccichio abbagliante dalle forme mutevoli.
Mono lake, un ecosistema primordiale, delicato e perfetto.

A 10.000 piedi diventiamo un tutt'uno con ciò che ci cirdonda: armonia e silenzio.
Boschi dorati.
Impronte di passaggio.
Una tenda.
Un cielo stellato e il bagliore del fuoco.
Una sinfonia notturna così familiare.
"Barbalbero"non poteva che essere una "vecchia" sequoia tra un "Monarca decaduto" e tante "giovani" sorelle.
Il "loro" chiaccherio è percepibile in silenzio tra il profumo inebriante del primo pomeriggio.

" Nothing lives long except the Earth and the Mountains"  White Antilope






Tonopah (NV) - 17 Agosto 2011

L'ultima stazione di servizio prima dell'Area 51, offre il suo ristoro ai confini della Death Valley.
100 miglia di fuoco ci separano dalle miniere di Tonopah.
Un paesaggio surreale da "gosht town".
Un trekking solitario, immaginando esplosioni di roccia e "buia" fatica.
Dopo il tramonto, uno "Stars Trail" con un firmamento scintillante e il saluto di un'alba selenitica.
Una via lattea dal nucleo sfarzoso ci accoglie in tutta la sua bellezza.






























Grand Canyon e Las Vegas - 16 Agosto 2011

50 miglia separano le pinete di Williams dal caldo secco della più profonda spaccatura testimone della storia di milioni di anni del nostro pianeta.
Gli occhi cadono sulle stratificazioni colorate evocatrici di intere ere geologiche.
Pochi istanti sul culmine di un abisso nello spazio e nel tempo.
Lei alla ricerca di immagini scolpite nella roccia.
Io rapito dal librarsi degli uccelli nelle correnti ascensionali.
Uno Steller'Jay sul ramo di un pino volge lo sguardo lontano.
Tutti e tre in contemplazione.
Un sole infuocato su un nero profilo montuoso.
Catarifrangenti seguono la strada.
Il buio assoluto e poi un bagliore di luci artificiali all'orizzonte.
Un trionfo di suoni e colori in un "formicaio" umano.
Saliamo in pochi secondi oltre 330 metri.
Sotto e ovunque un brulicare di vita.
Le gambe ondeggiano al ritmo del vento.
Sembrano così lontani gli spazi silenziosi del Canyon, eppure sono trascorse soltanto 5 ore, 500 km e paesaggi sempre più aridi.
Una città nel deserto, Las Vegas.





Hopi County e Williams (AZ) - 15 Agosto 2011

Alla ricerca dei villaggi originari, là dove gli Hopi sanno vivere traendo sostentamento da una
terra arida e inospitale.
Un piccolo insieme di case, apparentemente abbandonate.
Noi, osservatori cerchiamo una guida che non c'è.
Nessuna fotografia, solo immagini impresse nella memoria.
"Non lasciate la strada principale. In quelle secondarie, potreste incrociare cacciatori di serpenti."
Attraversiamo 60 miglia.
Distese armoniose in linea retta.
Nuvole basse e sabbia color cappuccino.
Solo un meteorite, 50 mila anni fa ne ha mutato la conformazione geologica, lasciando tracce
affascinanti del suo passaggio.
Giungiamo a Williams.
I cartelli annunciano il Grand Canyon.
Un lungo viale sulla route 66, insegne luminose e un drink al "Sultana."
Ad ogni scalino, uno dopo l'altro ci salutano orsetti di peluche.
Siamo entrati in una dimensione parallela, come Alice nel paese delle meraviglie.
Tendine di pizzo e vecchie lampade nel sottotetto di una casa bianca di legno.
Uno spettro sulla porta blu della stazione.
La mia immagine nel tramonto disegna una silhouette che si confonde in quella dello spettro, immaginato nelle tante "ghost stories" dell'Arizona.












































Dinè e Canyon de Chelly - 14 Agosto 2011

Passare il confine tra New Mexico e Arizona è come voltare una pagina di un libro e immergersi 
in un racconto di pianure sconfinate, tramonti rossi e torri di roccia.Un' eco di "Code Talkers".
Una parata di venti Navajo che hanno cambiato la storia della Seconda Guerra Mondiale.
Una finestra nella roccia tra presente e passato.
Lo sguardo si perde nella contemplazione.
Il sibilo del vento sul bordo del canyon.
Il planare di un uccello e poi solo silenzio.
Chiudiamo gli occhi e immaginiamo orgogliosi cavalieri, uno dietro l'altro.
Tracce di Anasazi.
5000 anni di vita, di storia e di cultura.
Fortezze nella roccia espugnate.
Nuvole tutt'intorno lasciano scivolare i loro mantelli all'imbrunire.
La luna si inciprierebbe il naso sul riflesso di un rivolo nella roccia dopo il temporale.



Gallup (NM) - 14 Agosto 2011

Un mantra accoglie l'arrivo della pioggia.
Sotto un grande tendone, canti e balli di Nativi in costumi che sanno tanto di un "passato lontano".
Marines, veterani e motociclisti di una route 66 frammentata.
"Indian Friendship Project" per il Giappone.
Una solidarietà con radici che affondano nella seconda Guerra Mondiale.
"Welcome to the 90th Annual Gallup Inter-Tribal Ceremonial!"









Sky City, Acoma Pueblo (NM) - 13 Agosto 2011

In cima ad una magnifica mesa a 1100 metri di altitudine si erge Sky City.
Sotto un casinò e un'infinità di auto d'altri tempi.
Sopra case in adobe e 13 famiglie senza elettricità...
Poi solo il perdersi tra strette viuzze, circondate da fiori colorati di piante medicinali.
"Falks come on"... La voce di un piccolo uomo con lunghi capelli neri raccolti in una coda.
Queste le immagini di Acoma Pueblo...
Un volto di una donna anziana che sorride, un tramonto rosso da un ampio piazzale e
io e lui avvolti in un abbraccio fatto di silenzi.


New Mexico - 12 Agosto 2011

Distese senza fine di giallo e verde dove le nuvole si perdono sino a toccare le praterie.
Una lama d'asfalto attraversata da piccoli uomini che si perdono in questo spazio.
Pali del telegrafo che oggi portano energia elettrica invece di impulsi morse.
Un punto di ristoro dove essere collegati con il mondo, forse è meglio non essere collegati con il mondo e perdersi nei propri pensieri.


Tahlequah (OK) -11 Agosto 2011




Cinque instancabili promotori della cultura Cherokee davanti ad una telecamera.
Un antropologo dell'Università dell'Oklahoma, il responsabile dell'Educazione, due creativi e uno sviluppatore rispondono alle nostre domande.
Due ore di racconti, obiettivi e progetti per una Nazione che ha saputo riconquistare la sua dignità dopo un "Trail of tears".
Attraversiamo l'Oklahoma e giungiamo ad Amarillo ( Texas).
Un cielo rosso da togliere il fiato.
"Osy-o Oklahoma!"





Joplin (MO) - 10 Agosto 2011



Seduta sul basamento di una casa, tutto ciò che rimane di essa.
Orsetti colorati, blue jeans e oggetti personali sparpagliati dalla furia del vento.
Piove sopra orizzonti di devastazione.
Un elicottero sopra la mia testa, mi catapulta in un "The day after".
Joplin e le sue tende colorate che non preannunciano divertimento per bambini, 
ma soccorsi per chi ha perso tutto.
"Dopo 25 anni di lavoro, ecco cosa rimane di me".
Quelle immagini ci accompagnano sino in Oklahoma tra fulmini che cadono lontano.













































Indiana e Missouri - 9 Agosto 2011

830 km di spazi che cambiano abito continuamente.
Soffici nuvole, come stole di piume, invitano a sfiorarle.
La radio suona gli anni '80.
Il mio naso all'insù.
Un track ci sorpassa.
"Live well",  il suo messaggio.
Ci avviciniamo al west.
Lui, blue spirit.
Io, senza nome.
Risaliamo il Missouri River come due pionieri.
La memoria si apre al cielo, come il suo arco imponente, Saint Louis.
Guardiamo il fiume e respiriamo viaggi alla ricerca dell'Eldorado.